Instagram testa il pulsante “Non mi piace” nei commenti di post e Reels: ecco a cosa serve e perché potrebbe rivoluzionare le interazioni

Instagram sta sperimentando un nuovo pulsante “Non mi piace” nei commenti di post e Reels, una funzionalità che potrebbe ridefinire le dinamiche di interazione sulla piattaforma. Come annunciato da Adam Mosseri, responsabile di Instagram, l’obiettivo è migliorare la qualità delle conversazioni e rendere lo spazio commenti più inclusivo e rispettoso. A differenza dei tradizionali “like”, questo strumento offre agli utenti un modo discreto e privato per esprimere un parere negativo su un commento, senza creare tensioni pubbliche. Il voto negativo, infatti, non sarà visibile né all’autore del commento né agli altri utenti, ma potrebbe influenzare in modo significativo la visibilità dei contenuti, relegando quelli meno apprezzati in fondo alla sezione.

Se il test avrà successo, il pulsante verrà esteso a tutti gli utenti, trasformandosi in uno strumento chiave per la moderazione algoritmica dei contenuti. La scelta di mantenere i “Non mi piace” anonimi riflette la volontà di Meta di evitare fenomeni di brigading (boicottaggio organizzato) o conflitti diretti tra utenti, un problema emerso in passato su piattaforme con sistemi di voto pubblico, come YouTube.

Instagram non mi piace commenti

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Il Nuovo pulsante “Non mi piace” su Instagram: la conferma di Adam Mosseri e i dettagli tecnici

Dopo segnalazioni di alcuni utenti, Instagram ha ufficializzato la sperimentazione del pulsante “Non mi piace”, confermando che si tratta di un meccanismo privato e non socialmente condiviso. A differenza dei “Mi piace”, che contribuiscono alla popolarità pubblica di un commento, i voti negativi agiscono in modo silenzioso, influenzando solo l’algoritmo di ranking.

Come funziona nel dettaglio?

  • Anonimato totale: Né l’autore del commento né altri utenti potranno vedere chi ha espresso il voto negativo, né quanti “Non mi piace” ha ricevuto un commento.

  • Classifica algoritmica: I commenti con un alto numero di valutazioni negative verranno progressivamente de-prioritizzati, scendendo di posizione o venendo parzialmente oscurati.

  • Nessun impatto sul creatore: A differenza di Reddit, dove i downvote riducono la visibilità del profilo utente, qui l’obiettivo è solo moderare i contenuti, non penalizzare gli autori.

Adam Mosseri ha sottolineato che il test è ancora limitato a un gruppo ristretto di utenti e che l’azienda valuterà attentamente i feedback prima di un eventuale lancio globale. In una dichiarazione, ha spiegato:

“Questo pulsante offre alle persone un modo privato per segnalare commenti che non ritengono appropriati. La nostra speranza è che contribuisca a rendere i commenti più amichevoli, spostando in basso quelli problematici senza creare conflitti”.

L’impatto del “Non mi piace” su Instagram: confronto con Reddit, YouTube e il futuro di Meta

L’introduzione del “Non mi piace” riprende modelli già consolidati su altre piattaforme, ma con approcci diversi:

  • Reddit: Qui gli upvote/downvote sono pubblici e influenzano direttamente la reputazione degli utenti (karma system). Instagram, invece, mantiene i voti nascosti per evitare pressioni sociali.

  • YouTube: Nel 2021, il social video ha rimosso il contatore pubblico dei dislike, ma ha mantenuto il pulsante per l’algoritmo. Instagram segue una logica simile, ma con un focus ancora maggiore sulla privacy.

Quali sono i rischi e le opportunità?

  • Pro: Potrebbe ridurre commenti offensivi, spam o fuori tema, migliorando l’esperienza utente. Inoltre, darebbe alla community un ruolo attivo nella moderazione, senza dover ricorrere a segnalazioni formali.

  • Contro: Esiste il rischio che il sistema venga sfruttato per sopprimere opinioni legittime ma impopolari, creando una “bolla” di consenso.

Se il test avrà esito positivo, Meta potrebbe estendere la funzionalità ad altri suoi social, come Facebook o Threads, uniformando le politiche di moderazione. Tuttavia, Mosseri ha precisato che non ci sono piani immediati: tutto dipenderà dai dati raccolti durante la sperimentazione.

Cosa cambia per utenti e creator?

  • Utenti: Avranno maggiore controllo sull’esperienza, potendo “premiare” o “penalizzare” i commenti in modo anonimo.

  • Creator: I contenuti con molti “Non mi piace” potrebbero ricevere meno engagement, ma non ci saranno penalizzazioni dirette sui profili.

Instagram sembra voler trovare un equilibrio tra libertà di espressione e qualità delle interazioni, in un momento in cui i social network sono sotto pressione per combattere hate speech e disinformazione. Resta da vedere se gli utenti accoglieranno il pulsante come uno strumento utile o come un’arma per silenziare il dissenso.

Aggiornamenti futuri?

Il team di Instagram monitorerà metriche come:

  • Riduzione delle segnalazioni manuali di commenti.

  • Tempo di permanenza degli utenti nella sezione commenti.

  • Feedback qualitativi sul clima delle discussioni.

Se i risultati saranno positivi, il “Non mi piace” potrebbe diventare una delle innovazioni più significative per il social network.